Il notaio

Dopo aver dichiarato che “Mai nella vita avrebbe fatto il Notaio” e che avrebbe rotto la tradizione, Cristina Sella si è ritrovata ad innamorarsi della professione andando a lavorare d’estate nello studio di famiglia, dove ha visto la madre assistere con attenzione e competenza chi le richiedeva una consulenza nei momenti importanti della vita (l’acquisto di una casa, la costituzione di una società, un testamento…).
Così ha cambiato il suo percorso di laureanda in lettere classiche per iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, proprio con l’intento di diventare Notaio.
La passione per la materia è stata tale che si è laureata con una tesi in diritto tributario sulle agevolazioni fiscali “prima casa”.
Terminata l’università, durante la frequentazione della scuola notarile, ha collaborato con lo Studio Notarile Lazzerini – Maccarone di Torino fino al superamento del concorso.
Dal decreto di nomina nel maggio 2019 svolge la professione di Notaio a Torino, così seguendo le orme della madre Emanuela Lazzerini (Notaio dal 1995) e della nonna Adriana Lazzerini Quaranta, già Notaio in Chieri, dove ha fondato il suo studio nel 1960.
Una tradizione familiare in linea femminile.
Oggi il Notaio Cristina Sella offre ai suoi clienti un supporto qualificato in campo giuridico, sia che si tratti di privati (con particolare attenzione al diritto successorio) che di società o attività di impresa in genere, unendo alla tradizione una visione innovativa, con un approccio smart e diretto, sempre garantendo serietà e professionalità.
In linea con la sua attività professionale, il Notaio Cristina Sella interviene annualmente al corso di Esegesi delle fonti del diritto italiano presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino e ha tenuto corsi presso il Consiglio Notarile di Torino e la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’affari.








“… E allora, perché il notaio?
[…] precisò che avrebbe fatto il notaio in provincia, in una piccola città dove tutti si conoscono, si invidiano, si parlano dietro, e dove però il notaio è l’unico a conoscerli davvero tutti.
– Lui li conosce, loro e i loro antenati, almeno fino alla settima generazione! –
[…] A dispetto dell’immagine grigia e cupa che ne ha la gente, in realtà voi notai esercitate il mestiere più appassionante del mondo. Il più interessante. L’intera esistenza passata a veder spegnersi, nascere e compiersi quella degli altri. Quante biografie sono racchiuse nel segreto dei vostri faldoni! E tutti quei morti rappresentano l’humus da cui sono spuntati i vivi che ogni giorno si presentano da voi per chiedere una parte di eredità, ricorrere in appello contro una decisione, alleggerire l’imposta sul patrimonio, proporre un reperimento di capitali, costruire il castello di carte della società schermo, assicurare il patrimonio dei figli o invece proteggersi dalle loro brame precoci.
Tu, notaio, di quei faldoni hai letto tutto e tutto hai sentito in quei colloqui. Senza rendertene conto, sei diventato un esperto della specie umana. Sai tutto di tutti e conosci il funzionamento di ciascuno. Hai ascoltato tutte le confidenze, soppesato tutte le argomentazioni, assistito all’inturgidimento di tutti i desideri, sopportato i lamenti di tutte le frustrazioni. Hai visto elaborarsi la menzogna in tutte le sue forme e hai lasciato che verità umanamente incontestabili annegassero nelle gelide profondità del diritto.
Conosci l’origine di ogni sconforto, il motivo di ogni soddisfazione, e sai quanto siano provvisorie le brevi eternità di rabbia e di gioia celebrate nelle poltrone del tuo studio.
[…]
Tale certezza alimenta il nostro bisogno di saperne di più e fa di questo mestiere, reputato noioso, l’avventura più appassionante che ci sia per una mente curiosa. Vediamo un po’ che cosa desidera questo nuovo cliente. Vediamo qual è il motore che lo muove.”
Daniel Pennac, Mio fratello (Feltrinelli, 2018).
Contattaci
Contattaci per richiedere informazioni sui nostri servizi.